Prosa breve

Prosa breve

Dire addio, mai più penare per trovare una strada. Ogni strada, allora, andrà bene. Ipotizzare la fine mi spinge nella cupezza più atroce e allo stesso tempo mi rincuora. Sto fumando una sigaretta affacciato alla finestra. Il vicino mi saluta con un cenno di mano e io gli rispondo con la mia. Dà uno strappo alla corda della motosega mentre il suo pastore tedesco gli ronza attorno con un tronchetto tra i denti. Esce di casa la moglie e sale in auto spedita. Li ho sentiti litigare tutta la notte. Lui guarda lei andarsene finché non si ricorda di me, così torna ai rami ceduti sotto il peso della tormenta. La pioggia di ieri ha sciolto la neve facendo riemergere ciò che sembra appartenermi come un cancro. Della vita, mi piacciono le cose che non si possono avere. Di tanto in tanto scambio scemenze per colpi di genio e per un attimo credo di essere un poeta. Poi, tutto torna nell'anonimia. Eppure, ci sono giorni in cui riesco a farmi bastare un piatto caldo e la voce di Eddie Vedder. Devo avere pazienza. Ricordo che sul finire della mia ultima relazione ero così stanco che stavo per chiedere alla ragazza di sposarmi. Mi ero convinto che sarebbe tornato l'entusiasmo – non per sempre, ma almeno per un po'.