Il Circo dei fiori recisi

Il Circo dei fiori recisi

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Tu non sai da quale appartamento provengano i film trasmessi mezz’ora prima dell’alba. Ti riportano ad amori di un attimo, tra Roma e Parigi, il deserto americano e il mare, un quadro di Egon Schiele e una ragazza al neon, una visita al produttore di Pier Paolo Pasolini e un saggio che unisce nei corpi l’autore italiano allo scrittore giapponese Yukio Mishima, il sesso in una palestra di arti marziali e una notte di blackout.

Eravate tu e lei quella sera e lei detesta i suicidi e l’attrice che recita in 4.48 Psychosis. Te lo dice, i suicidi le stanno sul cazzo. La fotografi in un appartamento, come foste usciti da Addio a Berlino, lei in una gonna di tulle nero. La fotografi con i fiori, pensi alle foto dopo la morte dello stilista Kenzo. Una mostra di Robert Mapplethorpe e un club per fare sesso con sconosciuti, senza complicazioni sentimentali, siete lì, tu e una tua amica. Vi scattate foto su una spiaggia, siete due fotografi che stanno preparando una mostra, un uomo e una donna che si  lasciano in una stanza d’hotel. Lei vorrebbe che le dicessi «Ti amo» e credessi alla sua innocenza, dopo l’arresto si strofina i polsi come se avesse ancora le manette.

Fotografie in un cinema fantasma nel deserto californiano. Nell’intervallo, la pubblicità del Circo dei fiori recisi. Non è un circo ma un teatro a Los Angeles dove si può realizzare l’ultimo desiderio come nel tuo film preferito. Al cinema fantasma ci vanno un’attrice truccata per metà da clown e per metà da attrice fallita, una coppia in fuga – sono loro a fotografarsi in questa assurda arena, foto erotiche come quelle sulla spiaggia del Mare del Nord. Al cinema fantasma ci va anche un musicista jazz che ha abbandonato la famiglia per non fare una strage domestica. Sullo schermo c’è un omicidio al termine della notte alla fine dell’anno e dell’amore. Un colpo di pistola fuori da un altro cinema. Una musicista di strada ladra innamorata della sua ballerina. Due donne non riescono ad amarsi come vorrebbero.

Stai raccontando le tue storie anche in questi personaggi? Sei tu quel giovane Gilles che suona la chitarra in una band punk con la sua bella tossica che canta a torso nudo come te? Dov’è la bambina del tuo precedente romanzo? Eri tu il ragazzino abbandonato dall’affascinante madre? Perché vuoi sapere chi ti manda quei film prima dell’alba? Sei proprio sicuro che siano diretti a te?

Presentazione di un romanzo inedito di Sergio Gilles Lacavalla.

[Segue estratto]